venerdì 6 febbraio 2015

Zuppa di zucca, castagne e porcini [con valori nutrizionali!]


Ci sono giorni in cui la forza non scorre affatto potente in me. 
Giorni in cui chissà perché in quel reparto il tirocinio si inizia prestissimo, e io scopro che le 6 non è solo l’ora perfetta per un taglio, ma è anche l’ora (decisamente inadeguata) per una colazione ancor più bradipesca e yaaaaaawwwwnnn del solito. Giorni in cui gli dei mi odiano, ma soprattutto il dio pluvio che ci gode tantissimo a vedermi scapicollare in bicicletta mentre scopro che è inutile avere la mantellina se subisci il fascino magnetico delle pozzanghere: grandi o piccole, limpide o fangose, io, è evidente, non so resistervi.

In giorni come questi, quando diciamocelo, le soddisfazioni della vita non sono esattamente abbondanti, non resta che consolarsi, scaldarsi, illuminarsi e tornare felici con una zuppa.
Se poi la zuppa è quella di oggi, così buona, così saporita, così “mmmmhhhh mò te magno tutta!” anche dover raccattare monetine dal fondo dello zaino per andare a comprare un cucchiaio (che figurati tra una yaaaaaawwwwn e l’altro mi son ricordata di prenderlo) non vi farà tirar giù porchi ma solo acciderboline.
Questa, ve lo dico, entra dritta per dritta nel podio delle best soups EVER.  


Per 3-4 persone:
1 fetta di pancetta[1]
1 cipolla rossa, pelata
½ kg zucca delica o mantovana[2]
1     rametti di rosmarino
25g porcini secchi
200g caldarroste o castagne lesse già pronte[3]
½ peperoncino
600ml brodo di pollo o brodo vegetale
3-4 fette di pane casareccio
Un mazzetto di salvia
Sale & pepe
2 cucchiai d’olio EVO + 1 cucchiaio per il pane

Tritare grossolanamente la pancetta e la cipolla in pezzi di circa 1cm;
sbucciare la zucca, privarla dei semi e dei filamenti e tagliarla a cubetti di circa 1cm;
tritare finemente gli aghetti del rosmarino, dopo aver eliminato il rametto facendogli il contropelo (a lui non piacerà, ma a me si!);
mettere a bagno i porcini in una tazza di acqua ben calda, quando saranno morbidi (minimo sindacale 15’), scolarli (tenere da parte il liquido) e tritarli grossolanamente.
Mettere la pancetta in una casseruola insieme all’olio, su fuoco alto. Dopo circa 1’, quando la pancetta inizierà a dorarsi, aggiungere il rosmarino, le castagne sbriciolate grossolanamente con le mani e il peperoncino. Proseguire la cottura, mescolando frequentemente, per circa 3-4’.
Aggiungere i funghi, la cipolla e la zucca.  Proseguire la cottura, mescolando frequentemente, per circa 10’, quindi aggiungere circa metà dell’acqua dei funghi e il brodo. Portare a bollore, spostare sul fuoco più piccolo, e far sobbollire per circa 40’.
Nel frattempo condire il pane con un filo d’olio, sale e pepe, strofinarci sopra la salvia e lasciarla sopra, quindi far dorare in forno caldo per qualche minuto.
Assaggiare la zuppa, regolare di sale e pepe e servire con il pane. 
Attenzione: crea dipendenza.

Valori nutrizionali per porzione: 


Ricetta tratta da "Jamie's Great Britain" di Jamie Oliver




Note:
[1] Io l’ho fatta sia con che senza: non voglio mentire, con è più buona, ma senza dà comunque grandi soddisfazioni e meno sensi di colpa :P
[2] Jamie consiglia la butternut, ma secondo me solo perché negli UK non ci sono la delica e la mantovana :P
[3] Io purtroppo ho scoperto questa meraviglia solo quando il tempo delle castagne era finito, ho usato quelle in pacchetto della noberasco: è fantasmagorica così, non oso immaginare con le caldarroste *.*

La ricetta originale prevede anche una manciatina di riso o orzo perlato (da aggiungersi insieme alle cipolle e alla zucca), ma io di solito, dato che la faccio per poi mangiarla il giorno dopo in università, non ce lo metto che se no si gonfia tutto e mi viene una sbobba e vi dirò, mi piace persino di più senza, è ancor più un concentrato di sapori!

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